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Come calcolare l’ISEE

Guide Economia e Finanza
Sommario

ISEE: cos’è e a cosa serve

L’ISEE è un indicatore utile a valutare la situazione economica delle famiglie. Per calcolarlo si tiene conto del reddito di tutti i componenti della famiglia, del loro patrimonio mobiliare e immobiliare e della cosiddetta scala di equivalenza, che varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.

Occorre presentare l’ISEE in caso di domanda per tutti i servizi di assistenza e le prestazioni sociali la cui concessione dipende dal reddito familiare.

Come si fa domanda per l’ISEE

Calcolare ISEE online su sito INPS

Per il calcolo dell’indicatore deve essere compilata la Dichiarazione sostitutiva unica, che riporta i dati anagrafici e patrimoniali di tutti i membri del nucleo familiare. La DSU è valida per un anno e può essere presentata dal cittadino:

  • all’ente che fornisce la prestazione sociale agevolata
  • ad un CAF (Centro di Assistenza Fiscale)
  • al comune
  • tramite procedura telematica, sul portale INPS, utilizzando il PIN dispositivo per accedere ai servizi online

L’INPS provvederà al calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente in base alle informazioni dichiarate dall’utente nella DSU e a quelle provenienti dall’Agenzia delle Entrate e dai propri archivi. Il modello ISEE sarà disponibile entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della DSU nelle stesse modalità in cui è stata presentata domanda.

Documenti necessari per il calcolo dell’ISEE

Per la valutazione della situazione economica della famiglia, il cittadino dovrà produrre diverse tipologie di documentazione. Qui ti forniamo l’elenco.

Per i dati anagrafici

  • documento d’identità valido del richiedente
  • codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare
  • contratto di locazione, nel caso la famiglia viva in affitto

Situazione reddituale

  • Modello 730 o Modello Unico
  • Certificazione Unica
  • Dichiarazione Irap per i cittadini che esercitano attività agricole
  • Documenti e certificati che attestino compensi, trattamenti assistenziali e previdenziali e indennità esenti da IRPEF. Ma anche la documentazione relativa a redditi prodotti all’estero, borse di studio e assegni di mantenimento ricevuti o pagati.

A questo proposito bisogna fare una precisazione: vengono presi in considerazione i redditi dei due anni precedenti a quello della dichiarazione. Ciò significa che per la DSU presentata nel 2019, ci si riferisce a quelli percepiti nel 2017.

Patrimonio mobiliare e immobiliare

  • Documenti che attestano il patrimonio mobiliare della famiglia. Sono inclusi nella computazione depositi postali e bancari, libretti, titoli e obbligazioni, BOT, buoni fruttiferi e simili.
  • Estratti conto e giacenza media di depositi bancari e postali
  • Attestato del patrimonio netto, per società e lavoratori autonomi
  • Certificati catastali e atti notarili di compravendita e successioni. In aggiunta vanno dichiarati anche immobili posseduti all’estero.
  • Documentazione relativa a mutui richiesti per l’acquisto o la costruzione di un immobile
  • Documenti riguardanti imbarcazioni e veicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc detenuti

N.B. Per il calcolo si prendono in esame i beni detenuti fino al 31 dicembre precedente alla DSU.

I portatori di handicap dovranno inoltre presentare una certificazione relativa alla propria disabilità e i documenti su eventuali spese di ricovero presso strutture residenziali e per l’assistenza personale.