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Bolletta luce e gas: cos’è e quando devo pagare il deposito cauzionale

Guide Luce e Gas

Al momento della stipula di un nuovo contratto per la fornitura di luce e gas ti sarà capitato di imbatterti nella voce deposito cauzionale. Chiariamo di cosa si tratta, quando deve essere pagato e come possiamo riaverlo indietro.

Sommario:

Cos’è il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale è una somma di denaro richiesta dai fornitori ai clienti per tutelarsi da eventuali morosità e insolvenze. Il versamento di questo contributo è previsto per:

Quando si paga il deposito cauzionale

In genere viene richiesto quando il pagamento delle fatture viene effettuato tramite bollettino postale e viene addebitato sulla prima bolletta.
Non viene invece preteso se
 si sceglie il pagamento con la domiciliazione, l’operazione che autorizza il prelievo automatico dal proprio conto corrente degli importi dovuti a ogni scadenza. Il pagamento tramite IBAN, infatti, rappresenta una garanzia in più per il fornitore, che decide quindi di non addebitare più il deposito.

Differenze tra servizio di maggior tutela e mercato libero

Per quanto riguarda i contratti del mercato tutelato, il versamento del deposito è obbligatorio se come metodo di pagamento si sceglie il bollettino postale.
Nel mercato libero, il fornitore può richiedere il deposito cauzionale solo se lo prevede il contratto

Valore massimo del deposito cauzionale energia elettrica e gas nel mercato tutelato

L’Arera stabilisce un tetto massimo per il deposito cauzionale. Per l’energia elettrica la somma cambia in funzione della potenza impegnata. Per il gas, invece, in base al consumo.
Ecco gli importi che non si possono superare

  • Energia elettrica: 11,5€ per chilowatt. Quindi in presenza di un contatore da 3 kW il valore massimo è di 34,5 €.
  • Gas metano:
    30 euro se consumi fino a 500 standard metri cubi/anno;
    90 euro se consumi da 500 a 1.500 standard metri cubi/anno;
    150 euro se consumi da 1.500 fino a 2.500 standard metri cubi/anno;
    300 euro se consumi da 2.500 fino a 5.000 standard metri cubi/anno;
    – una cifra pari a una mensilità di consumo medio annuo del cliente per consumi di oltre 5.000 standard metri cubi/anno.

I clienti che invece usufruiscono di un bonus sociale pagano contributi inferiori.

Come e quando viene restituito il deposito

I fornitori procedono alla restituzione del deposito cauzionale nel caso in cui:

  • Il cliente scelga di attivare la domiciliazione bancaria;
  • L’utente decida di cambiare fornitore;
  • Venga fatta disdetta del contratto;
  • Venga effettuata una voltura verso un nuovo utente. 

Il rimborso dovrà avvenire entro un massimo di 30 giorni dalla cessazione del contratto e dovrà essere corrisposto nell’ultima bolletta.
Mentre, 
al momento del passaggio ad altro fornitore, quello uscente sarà tenuto a inviare l’ultima fattura entro sei settimane e rimborsare così l’eventuale deposito.

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